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O FELICE COLUI CHE QUIVI LEGGE!
QUI SI CONVIEN LASCIAR OGNI SOSPETTO;
OGNI VILTA' GRAVE
CONVIEN CHE SIA MORTA
'CHE TU VEDRAI LE STORIE MISTERIOSE
DI GENTE QUI A FLORENTIA
VISSUTA E MORTA.
MA SE PER VILTADE IL GRAN RIFIUTO FAI
NON RAGIONAR DI NOI
MA GUARDA E PASSA.
Tra le pieghe della grande storia di Firenze, si possono scoprire storie più piccole, storie minute, curiose, singolari, a volte addirittura storielle: Carlo Magno passò e fondò chiese... I Cardinali passarono e "aristoi" e "Xantos", una bontà... una donna morì e risuscitò... la finestra tenuta sempre aperta per compiacere un inquieto fantasma femminile... uno scrittore ammirò e dette il nome ad una sindrome...
Nelle strade, nei chiassi, sui canti, nei vicoli stretti ed appartati, sui muri della città, ed anche nei palazzi, sui monumenti, e magari nei conventi e nelle chiese, si possono scoprire piccole memorie, piccoli cimeli, segni spiccioli, che però richiamano grandi fatti oppure piccoli, con grandi personaggi, le nostre tradizioni o forse solo un motivo per conoscere il costume o il carattere dei fiorentini.
Chi scrive è sempre rimasto affascinato dagli aspetti minori del volto cittadino, dai ricordi poco ricordati o segreti , e perchè no anche inventati che negli anni possono assumere una immaginaria realtà. Spulciando i libri con amore e pazienza, si scoprono cose poco o punto conosciute: l'ippopotamo, per esempio, che sguazzava contento in una delle tante vasche del Giardino dei Boboli ed ora si trova imbalsamato alla Specola, uno dei più antichi musei di storia naturale del mondo; oppure come la grande famiglia Medici, che noi tutti ammiriamo, prima della loro potenza e magnificienza, veniva chiamata "masnada del mercato vecchio" per i loro tanti bordelli e anche case adibite a gioco d'azzardo e probabilmente anche per le loro prepotenze.
Non cesserò mai di leggere le note a piè pagina della storia, specialmente quella fiorentina, poichè, come tutti sappiamo, passando gli anni ed ovviamente invecchiando, si perdono moltissime cose, ma non gli interessi ed i vizi. Ed io non ho mai perso il vizio, appunto quel "maledetto" vizio di ricercare i cimeli e gli aspetti più singolari di Firenze (a volte documentati da antichi cronisti, come il Vasari, il Villani, oppure a volte citati di sfuggita da autorevoli storici o tramandati vocalmente). Queste mie modeste pagine vorrebbero essere una guida di una Firenze meno nota, se non addirittura sconosciuta, insomma conoscere un'altra Firenze. Si scoprono pure testimonianze di una città che non vorremo mai conoscere, vite disperate per gente disperata, ma anche vite private di grandi uomini che hanno lasciato al mondo qualcosa di meraviglioso.... CONTINUA
Tutte le storie che racconterò sono reperibili in gran parte dai libri riportati qui.
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Firenze, città patrimonio dell'Unesco
per me patrimonio dell'Universo
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