Vizietto del più grande genio della storia

"Leonardus ser Pieri de vincio manet cum Andre Verrocchj", "Leonardo di ser Piero che sta con Andrea Verrocchio", questa denuncia appare nel "tamburo", contenitore dove venivano depositate denuncie in forma anonima, nella primavera del 1475. Insieme a lui verranno messi sotto inchiesta altre persone, per avere avuto rapporti sodomitici con un certo Jacopo Saltarelli, noto prostituto oltre che apprendista orafo e forse modello del pittore fiorentino, ed assiduo freguentatore dell'osteria del Buco, prendeva il nome del vicolo, famoso ritrovo per pederasti. Una nota: il chiasso esiste ancora ed è a poche decine di metri dall'Accademia dei Georgofili.

Questo procedimento, contro Leonardo e gli altri, tenne in apprensione il famoso imputato e le genti fiorentine, vista la notorietà del personaggio. Le indagini non portarono a nulla e cosi il procedimento, con un nulla di fatto, venne sospeso. La mancanza di prove, non significa l'assoluzione, e cosi i presunti rei sono tenuti sotto sorveglianza. Dopo circa un mese un'altra denuncia anonima, contro il nostro Genio, viene nuovamente accusato di sodomia, sempre per colpa del solito prostituto Jacopo Saltarelli. Questa volta però gli Ufficiali di Notte archivieranno il caso su Leonardo, probabilmente, influenzati da amici potenti che il genio aveva.

Questa denuncia segnò cosi tanto Leonardo, che da quel momento, terrà il più possibile segreta la propria vita intima.

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Nell'autunno del 1490, stessa sorte, toccò a Sandro Botticelli che da giovane lavora anche lui nella bottega del Verrocchio, come Leonardo. L'accusa, anonima è di avere agito "contra ordinamenta" ma tutto finì con un nulla di fatto. Nei primi del cinquecento ci fu un'altra denuncia più esplicita, che accusava il pittore di sodomia: "Sandro di botticello si tiene a un garzone", poche parole ma basteranno per fare un processo. Però l'accusa definitiva non venne mai emessa perchè, con molta fortuna per lui e dei sodomiti, gli Ufficiali della Notte saranno definitivamente sciolti. 

Presunto autoritratto di Botticelli

dall'Adorazione dei Magi degli Uffizi