Arista e Vin Santo...che bontà

Dopo aver passeggiato ed ammirato tutto il giorno le bellezze di Firenze, penserete sicuramente a un posto per cenare e riposarvi. Quando lo avete trovato e avete già mangiato l'antipasto ed il primo, come secondo vi suggerirei un piatto di carne che noi chiamamo "Arista" e come dessert il delizioso "Vin Santo" con "Cantuccini di Prato". L'avete ordinati? Avete mangiato l'aristà accompagnata con pisellini fresci e dolcissimi o patate novelle arrosto? Allora siete pronti ad inzuppare il cantuccino nel dolce nettare? Tenetelo lì quanto basta per ammorbidire il delizioso biscotto e mangiatelo con gusto. Non esagerate però, il vin santo è sempre un alcolico. Avete mangiato e bevuto ma conoscete la "storia" di questi prodotti?

Non so se le storie sono vere ma sicuramente sono interessanti:

 
Arista:
La leggenda vuole che il termine "Arista" sia nato a Firenze nel 1439, durante il concilio ecumenico della Chiesa romana e greca, voluto da Cosimo il Vecchio nella sua città. Durante un banchetto infatti, pare che il cardinale greco Basilio Bessarione dopo aver assaggiato un arrosto abbia esclamato: "Aristos!" ("il migliore" in greco). I fiorentini presenti credettero che quel nome indicasse uno specifico pezzo di carne e, trovandolo simpatico, lo ripeterono così tanto che la lombata di maiale fu poi appellata col termine di arista.
 
Esiste tuttavia un documento del 1287 che menziona un'arista, e Franco Sacchetti, novelliere di fine Trecento, in una novella la CXXIV parla di "un'arista al forno".

 

Vin Santo
Un'altra versione viene da Firenze: durante il Concilio di Firenze del 1439, il metropolita greco Giovanni Bessarione proclamò, mentre stava bevendo il vin pretto: "Questo è il vino di Xantos!", forse riferendosi a un certo vino passito greco (un vino fatto con uva sultanina pressata) di Santorini. I suoi commensali, che avevano confuso la parola "Xantos" con 'santos', credettero che egli avesse scoperto nel vino qualità degne di essere definite "sante". In ogni caso, da quel momento il vin pretto fu chiamato Vin Santo. Una variante della storia narra che egli abbia usato la parola Xanthos mentre parlava del vino. Questa è la versione che preferisco e alcune antiche fonti ne parlano.

Una versione da Siena parla di un frate francescano che nel 1348 curava le vittime della peste con un vino che era comunemente usato dai confratelli per celebrare messa; subito si diffuse la convinzione che tale vino avesse proprietà miracolose, perciò "santo".

L' origine meno romantica, ma probabilmente più verosimile, è l'associazione di questo vino con il suo uso comune durante la messa.

Qualunque sia la realtà dei fatti le leggende sono sempre più affascinanti.