Senza meta, masticando
Oggi cammino masticando, mastico il veleno che sento sulla mia lingua. Leggo al volo le notizie e mi rattristo: bambini morti aspettando un medico, idioti che deturpano i miei monumenti, incidenti sull'A1 ed altri. Però quando passeggio per le strade di Firenze il malumore si attenua. Mi rendo conto, anche se i tanti problemi che invadono la città, io sto bene qui, e guardo il mondo come guarderei un sasso, a meno che non sia il Sasso di Dante, conoscete la storia? un giorno la racconterò.
Per tornare alla mia passeggiata, vado verso Piazza Santa Croce, non finirò mai di ammirarla "bella da morire". Insomma vado verso la piazza da via dei Pepi ma giro a sinistra, in Largo Bargellini, e mi incammino verso via Malcontenti, che da qui passavano i carri con i condannati a morte arrivati dal Bargello.
Vi immaginate i condannati cosa dovevano soffrire in questo breve tragittò? Volavano sassi, alcuni colpiscono il condannato altri invece qualcuno della urlante folla. Mi accingo a fare la stessa strada, vedo con silenziosa e tragica sofferenza i negozi nati per soddisfare il turista, in uno vengono venduti articoli in pelle fiorentina(?), un paio o forse più di pseudo ristoranti dove contrabbandano cibo fiorentino ed una gelateria con gelato non artigianale. Arrivato davanti alla chiesa di San Giuseppe tiro un sospiro di sollievo, sono finiti gli orrendi negozi, e qui vedo una porta vicino all'entrata principale della chiesa. Mi vengono in mente tanti ricordi, qui la ragazzino entravo per giocare (se andavo a catechismo), si proprio per giocare, ping-pong, biliardo, calcio balilla ed altro e poi tutti andavano dietro la Sagrestia di Santa Croce a giocare a calcio, quante botte e tagli, si giocava sullo sterrato, ogni tanto volava qualche pugno cosi tanto per divertirci. vabbè, altri tempi.
Continuo per la mia strada e vado, là in fondo, verso piazza Piave dove ancora si può vedere la Torre della Zecca Vecchia, ed è qui che i condannati respiravano la vita per l'ultima volta. Zacchete, un bel taglio a sfumatura alta e tutto finiva. Era anche il luogo di sepoltura delle prostitute, streghe, stregoni, assassini e ladri recidivi. Buon viaggio antichi e poco onorevoli antenati. Da qui vado verso la Biblioteca Nazionale, non mi piacerà mai questo palazzo è un incubo ma rispetto a quello che c'è ora è un gioiello di sobrietà e buon gusto. Durante il tragitto ammiro alcuni dei palazzi ottocenteschi che mi ritrovo sulla destra, sono piacevoli e perciò la passeggiata è serena, anche il sole fà la sua parte.
Vado verso via Magliabechi, facendo un pò via dei Tintori, e vedo piazza Santa Croce, e vedo anche tre orrendi barrocci o come dicono gli acculturati bancarelle... sono proprio davanti alla mia scuola media, che tempi stupidi, la sezione "B", la peggio gioventù, brava solo a non studiare e di fare arrabbiare i professori, ero veramente bravo. Basta con i ricordi, ma io ne ho molti forse troppi, preferisco tornare a casa e pensare al mio pranzo... e come sempre da solo e felice di esserlo. Buon appetito a tutti