Venditore di "Pianeta"

A Firenze tanti anni fa si poteva vendere e naturalmente comprare animali senza problemi, spesso erano situati in luoghi deputati allo smercio. Uno dei posti più conosciuti, per quanto riguarda gli uccelli, era in Porta Romana fino a viale Galilei, insomma verso il Bobolino. 
Per le vie però potevamo trovare un personaggio che viveva vendendo i "pianeti", non quelli che girano intorno al sole ma piccoli foglietti di carta dove c'era scritto il tuo destino, e dare così un motivo in più per vivere, data la povertà nella quale molti fiorentini vivevano. La fantasia delle persone per sopravvivere non ha eguali. il posto preferito da queste persone erano i mercati e come tutti saprete il più importante era quello di San Lorenzo o Mercato Centrale.
 
Funzionava cosi la vendita dei "pianeta":  

Di fiera in fiera il venditore apriva la sua gabbietta. Ne usciva un pappagallino pronto a prendere con il piccolo becco ricurvo uno dei tanti variopinti foglietti da cui ci si aspettava un consiglio, una previsione felice e, perché no, un pizzico di fortuna. Erano questi i pianeti della fortuna che dalla metà dell'Ottocento, e fino a mezzo secolo fa, cantastorie e venditori ambulanti offrivano nei mercati in cambio di una piccola offerta. Colorati, di circa 9x12 cm di formato, contenevano pronostici, numeri per il gioco del lotto e una piccola vignetta. Ma a caratterizzarli più di ogni altra cosa era il fatto che ce ne fosse uno per ogni categoria di acquirente: dall'uomo alla donna, dal bambino alla bambina, dal vedovo all'ammogliato e così via fino a coprire le varie età della vita e le varie condizioni civili. Sembra che il primo a stamparli sia stato a Fiorenzuola d'Arda il tipografo Giuseppe Pennaroli. A questi seguirono poco dopo quelli di Foligno, città dove i pianeti della fortuna venivano stampati e diffusi al resto d'Italia dalla tipografia Campi.