Dito di San Giovanni Battista
Lo sapevate che un dito indice del Battista è a Firenze, è un fatto che oramai pochi non ricordano più. Peccato. Fate una passeggiata al Museo dell'Opera del Duomo(?) ma è qui?, oltre a vedere la Maria Maddalena di Donatello e tante altre cose, cercate anche il dito (altri 11 e tutti indici, si trovano sparsi altrove in Europa, un po' troppi per un uomo solo, vero? ), ritroverete ciò che credevano i nostri antenati. Lo sapete che l'indice è quel dito con il quale San Giovanni addita Gesu come " l'Agnello di Dio che toglie i peccati del mondo" - Vangelo secondo Giovanni 1, 29 - e il santo, nei dipinti, si riconosce per il dito sempre ritto, persino Leonardo da Vinci nel famoso ritratto lo ritrae cosi.
Vediamo come è questa reliquia: nell' inventario della sagrestia di Santa Reparata è ricordata « una crocellina d'ariento orata pia reliquia del dito di San Giovanj ». La famosa reliquia apparteneva al cardinale Pietro Corsini, vescovo di Firenze, e si trova descritta nell'inventario dell'eredità di questo vescovo, cui fu donata dal fratello Giovanni Corsini, il quale sembra che l'avesse avuta quando si trovava alla corte di Costantinopoli in qualità di gransiniscalco, e fu donata per testamento alla Chiesa da Giovanni XXIII, l'Antipapa, morto in Firenze il 21 dicembre dell'anno 1419. La reliquia era conservata nel monastero degli Angioli, allora dei Monaci Cistercensi, in Borgo Pinti. Morto l'antipapa Giovanni XXIII, gli esecutori testamentari dopo averlo sepolto, nel Battistero di San Giovanni, si fecero consegnare la sacra reliquia dal priore del Convento degli Angioli, venne data ai consoli dell'Arte dei Mercatanti, grandi finanziatori di tale monastero, i quali la collocarono nella basilica di San Giovanni il 13 gennaio dell'anno 1420.
Il reliquiario nel quale si conserva questa reliquia è opera dell'orafo Pier Giovanni di Matteo Mattei, che venne eseguito nel 1582, ma l'involucro non è quello originale che sembra venne distrutto un secolo prima durante l'assedio di Firenze. Il reliquario è di maniera gotica, con un tempietto esagono nella parte superiore, costituito da sei colonnine a spirale d'argento, che reggono archi e frontespizi gotici, sormontati da una cupoletta o lanterna a due ordini, ornati di smalti, con palla e croce.