Essere puerpere povere con Ferdinando III

Dopo la sconfitta di Napoleone, il francese che portò le idee dell'Illuminismo, venne instaurata quella cosa assurda che era la "restaurazione". I Sovrani scacciati dai loro secolari troni da Napoleone, si reinsediarono, scatenando cosi, fortuna nostra, personaggi come Giuseppe Mazzini con la sua Carboneria, « Ebbi a lottare con il più grande dei soldati, Napoleone. 
Giunsi a mettere d'accordo tra loro imperatori, re e papi. Nessuno mi dette maggiori fastidi di un brigante italiano: magro, pallido, cencioso, ma eloquente come la tempesta, ardente come un apostolo, astuto come un ladro, disinvolto come un commediante, infaticabile come un innamorato, il quale ha nome: Giuseppe Mazzini. »  Klemens Wenzel Nepomuk Lothar von Metternich-Winneburg-Beilstein. Però mi fermo qui, perchè non racconto la Storia d'Italia, della quale sono si interessato ma non tanto quanto quella fiorentina.
Ferdinando III, ritornato a Firenze, aprile 1814, e ben accolto, perchè il giogo francese aveva impoverito tutti, e anche reso la città più gaudente e allegra del mondo, una città triste e cadente. Uno dei primi provvedimenti che prese, sicuramente su suggerimento di personaggi del calibro di Fossombroni, il Frullani e il Corsini, è stato: Il "Venerabilissimo Motu Proprio" del 1 Maggio e l'editto del "Buon Governo" del 27 giugno del 1814, il quale decretava, fecendo decadere molte leggi francesi, escluse alcune che sembravano giuste agli occhi del sovrano. Una di queste leggi del Buon Governo, col Motu Proprio del 21 novembre del 1815, è stata quella di provvedere al miglioramento delle condizioni di vita delle donne sole e povere in gravidanza, istituendo all'interno dell' Ospedale dell'Innocenti, l'Ospizio della Maternità. Non dimentichiamoci che qui la violenza sulle donne era all'ordine del giorno, come ho già parlato in altre pagine, dato l'altissimo grado di criminalità e povertà.
Quest'Ospizio aveva lo scopo di procurare abili levatrici in tutto lo Stato, e per raggiungere l'intento ogni comune, sotto il dominio di Ferdinando, venne obbligato a mantenere, a turno, per diciotto mesi, una donna dall'età che poteva variare dai venti ai trent'anni e che sapesse almeno “leggere benissimo per esservi istruita da un professore d'ostetricia” nella teorica e nella pratica. Insomma quello che oggi è un moderno corso di ostetricia, a Firenze venne istituito ben 200 anni fa, e dubito molto che la degenerata Casa Savoia avesse qualcosa di simile nel loro regno. 
Questo Ospizio era cosi strutturato: era composto da ben quattro letti sempre liberi per le donne al nono mese di gravidanza, affinchè le allieve "infermiere" potessero con la pratica imparare questo difficile mestiere, e , vorrei sottolineare, non è un caso che Florence Nightingale, nata nel 1820 a Firenze, diventa la fondatrice della "assistenza infermieristica moderna", forse vede qui qualcosa di moderno da poter insegnare al mondo intero come si assistono i malati. Continuiamo a vedere come era strutturato questa Maternità. Il professore incaricato di istruire le alunne levatrici, aveva l'obbligo di assistere gratuitamente le puerpere povere del quartiere di Santa Croce e di portare con se, per le visite a domicilio, anche alcune alunne. 
Il periodo del corso era suddiviso in tre sezioni di sei mesi ciascuno ed al termine dei diciotto mesi, le future infermiere, dovevavo essere esaminate davanti ad un Collegio medico, quelle promosse ricevevano un diploma e le migliori di tutto il corso anche un cospiquo premio in denaro. Dimenticavo: alle lezioni potevano intervenire, anche se non ammesse, ai corsi e nemmeno essere ospiti dell'Ospizio, altre donne, purchè sapessero leggere. 
Le alunne erano in numero fisso di dodici ed erano sorvegliate dalla "Maestra levatrice", la quale viveva con loro. Le donne incinte che volevano essere ammesse all'Ospizio della Maternità, dovevano presentarsi al Commissario, direttore, dell'Ospedale degli Innocenti munite dell'attestato del proprio parroco, che garantisse la loro povertà, ma soprattutto di non "essere attaccata da alcuna malattia estranea alla gravidanza"... Non riesco a capire se lo decideva il prete e se si in che modo lo valutava, non era certo un medico. Una nota curiosa e triste è che le ragazze di campagna non erano ammesse, a meno che non appartenessero ad uno dei comuni che finanziavano un'alunna levatrice, come spiegato sopra.
Non voglio certo dire che prima era meglio di adesso, voglio solo dimostrare, con prove e fatti, che molte cose che noi oggi riteniamo normali, sono nate con sacrificio di molti personaggi del passato anche lontano... ma voglio anche ricordare ciò che Firenze ha dato, e sta ancora contribuendo, a questa Italia cosi poco riconoscente e, lasciatelo dire, cafona e presuntuosa, dove l'ignoranza regna sovrana... buona vita, se vi riesce.
 
Foto: Un'altra Madonna del Parto Un affresco di Nardo di Cione (?-1366)San Lorenzo, Florencia, Italia
Madonna del Parto
Un affresco di Nardo di Cione (?-1366)
Basilica di San Lorenzo, Firenze