Facciate del Duomo di Firenze

La facciata di Santa Maria del Fiore fu uno degli elementi più tormentati nella storia della costruzione della cattedrale fiorentina, costruita nel 1286. Avviata al tempo di Arnolfo di Cambio, un idea di come era possiamo averla guardando la "Madonna della Misericordia Bigallo", e rimasta decorata fino al Quattrocento, da importanti lavori scultorei, i quali vennero demoliti nel 1587 e, nonostante i numerosi progetti, mai eseguita fino all'ottocento e dopo ben tre bandi di concorso, anche con concorrenti internazionali, venne trovato quella che adesso ammiriamo. Il primo bando del 1861, con 42 architetti partecipanti, mentre il secondo nel 1864 ed anche questo non portò a nulla. Solo nel 1865 col terzo bando venne proclamato il vincitore nella persona di Emilio de Fabris (1807 - 1883) , ma solo nel 1871 cominciarono i lavori, in seguito completata da Luigi del Moro (1845 - 1897) a causa della morte del De Fabris. L'inaugurazione ufficiale avvenne il 12 maggio 1887 da parte del Re Umberto I. Oggetto di polemiche mai sopite, l'opera è oggi un importante esempio di stile neogotico in Italia. Opinione personale: la facciata del De Fabris non mi piace, rispecchia troppo il periodo ottocentesco del "grazioso e pomposo" come la poco apprezzabile Piazza della Repubblica, è un falso clamoroso per Firenze; come falsi i restauri di molte opere completamente rifatte in questo periodo rovinando l'originalità ed il pensiero di coloro che l'hanno eseguite. Un giorno farò diverse pagine di queste opere modificate.

Vorrei citare le parole dell'architetto, Leone Pecchioli, quando ha visto le foto ha espresso la sua esperta opinione sulla facciata ottocentesca:
"Solo la miopia (piccolo) borghese di fine ottocento poteva permettere un tale errore: mettere ALTRI marmi lì. E infischiandosene se dopotutto per sei secoli i fiorentini si erano ben guardati dal fare qualcosa del genere. Ci sarà stata una ragione no? Pensateci bene: siete davanti al Battistero, 360○ di perfezione di marmi assoluta. Alla vostra destra c'è il Campanile di un "certo" Giotto, altra vetta marmorea di bellezza assoluta. Siete proprio certi di aver bisogno di ALTRI marmi tra voi e la Cupola di Brunelleschi (fuori) e del Vasari (dentro)? no, non ne siete certi. Anzi, cominciate a capire che aver lasciato una pagina vuota lì per secoli è stato geniale, anzi magistrale!
 
Io personalmente concordo su tutto ciò che l'arch. Leone Pecchioli ha detto, vorrei solo aggiungere che fino al 1587 la facciata era decorata da importanti lavori scultorei, iniziati da Arnolfo di Cambio, 1240-1302scultore, architetto e urbanista italiano attivo in particolare a Roma e a Firenze alla fine del Duecento e ai primi del secolo successivo.
 
Campanile e facciata del Duomo con decoro pittorico barocco,1840 circa
Campanile e facciata del Duomo con decoro pittorico barocco,1840 circa
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Campanile e Duomo dopo la rimozione della facciata dipinta e prima dell'inizio dei lavori per la facciata neogotica 1871.
  Campanile e Duomo dopo la rimozione della facciata dipinta e prima dell'inizio dei lavori per la facciata neogotica 1871. 
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Accanto le riproduzioni di alcuni contributi al concorso, i cui abbozzi sono oggi in parte esposti al Museo dell’ Opera 
del Duomo e spaziano da stili severamente lineari fino a briosi eclettismi. Queste immagini documentano il passaggio di transizione vigente tra il 1870 e il 1883.

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Campanile e Duomo con facciata svelata nel 1887
Campanile e Duomo con facciata svelata nel 1887
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Storia delle otto facciate
L'articolo ripercorre la storia delle otto facciate,
a cominciare da Arnolfo di Cambio. 
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Programma per la festa dell'inaugurazione delle otto facciate
Il programma della festa per l'inaugurazione
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