Abbracciò il nemico e Gesu disse "bravo"

Il prodigio è del Venerdi Santo del 1028. Quel giorno un nobile cavaliere fiorentino, Giovanni figlio di Gualberto de' Visdomini stava passando per una stradetta alle pendici di San Miniato, e pensava alla morte di suo fratello maggiore Ugo, da parte di un parente meditando vendetta. Quella morte doveva essere vendicata a filo di spada, come era d'uso in quel periodo, l'incontro si avvera nei pressi di San Miniato. L'uccisore di Ugo è colto di sorpresa, Giovanni estrae la spada, gli sia avventa contro, e attaccandolo furiosamente, crede che presto avrà la sua vendetta.

Ma avviene qualcosa che fa crollare tutto l'odio accumulato per la morte del fratello. L'assassino, paralizzato dalla paura, e non trovando un via d'uscita, allarga le braccia come Cristo sulla croce ("espansis manibus in modum Crucis") e chiede perdono al fratello della sua vittima, ed anche al Signore per il delitto commesso. Giovanni vedendo l'assassino in ginocchio che continua a chiedere perdono, cominciano ad affiorare dubbi e rancori. Accade il miracolo, Giovanni aiuta  il nemico piangente e lo abbraccia e lo perdona, cosi rinuncia alla vendetta. Giovanni rimasto solo, sente il bisogno di salire verso la Basilica di San Miniato, per pregare davanti al crocifisso. Qui accadde il miracolo, Giovanni mentre alzava gli occhi verso il crociffisso lo vide staccarsi dalla parete e la testa di Gesù chinarsi benevolmente verso di lui, facendo un chiaro segno di assenso, come per dirgli "bravo". Nello stesso istante Giovanni senti che Dio lo chiamava: "vieni e seguimi". Dopo questo prodigio Giovanni, lasciò le armi e le vesti e chiedendo asilo prese il saio. Una nuova vita per il miracolato, che avrebbe fatto di lui il fondadore dell' ordine Vallombrosano ed uno dei più grandi santi di tutti i tempi.

Il crocifisso nel XVII venne spostato nella Chiesa di Santa Trinita con una grande processione che coinvolse tutti i fiorentini, era l'anno 1671. Ancora oggi il "Crocifisso di Giovanni Gualberto" è considerato sacro da molte persone che lo venerano.